Serie B – Dopo la sosta per le Nazionali, torna la cadetteria. Domenica pomeriggio, alle ore 15, il Frosinone sarà di scena all’impianto ‘Giovanni Zini’ contro i padroni di casa della Cremonese. I giallazzurri stazionano ancora all’ultimo posto della classifica, oramai da 5 giornate di fila, con 10 punti. Da quando Greco ha preso in mano le redini della squadra, i ciociari hanno messo in fila 4 pareggi consecutivi e sono infatti reduci da quello con il Palermo. I grigiorossi anche stanno vivendo un momento turbolento sebbene la loro graduatoria sia molto più lieta agli occhi dei tifosi, con un quinto posto a quota 18 (5 vittorie, 5 sconfitte, 3 pareggi). L’ultima gara, però, li ha visti uscire battiti 1-0 dal Mantova e protagonisti di una rivoluzione in panchina con il realizzarsi di uno ‘Stroppa bis’ alla loro guida. Ora la 14esima giornata metterà di fronte le due formazioni: entrambe sono a caccia della vittoria, seppur per motivazioni diverse, ma la determinazione con cui intendono darsi battaglia è la medesima. Noi abbiamo analizzato il punto di vista lombardo con il contributo del collega Daniele Gazzaniga, giornalista redattore del quotidiano digitale Cremonasera.it.
L’analisi di Daniele Gazzaniga
Come arriva la Cremonese, fisicamente e psicologicamente, all’appuntamento con il Frosinone?
“Partiamo con il sottolineare che per i grigiorossi questa terza sosta coincide con il secondo cambio di allenatore consecutivo a distanza di un solo mese. Per questo motivo, al netto di eventuali assenti, il tempo a disposizione dovrebbe essere servito soprattutto a ritrovarsi e ritrovare quella sintonia che era venuta a mancare con Stroppa precedentemente, per rispondere poi sul campo alle numerose critiche ricevute dai tifosi, tanto per le prestazioni, quanto per i risultati”.
Sono state settimane calde, tra lo Stroppa bis e l’esonero di Corini, in panchina per 5 giornate. Il rapporto tra la società e Stroppa pare ritrovato con una nuova fiducia accordata, come hanno accolto il suo rientro i giocatori?
“La società, nonostante la mancata promozione (diretta e finale play-off), ad inizio stagione ha deciso di confermare Stroppa cercando di potenziare la rosa di giocatori tenendo conto delle esigenze e dei principi tattici del tecnico lodigiano. La partenza di Coda (17 reti la scorsa stagione) ad oggi ha pesato gravemente sull’economia di un reparto d’attacco, ed una difesa molto lontana, in termini di prestazioni, rispetto a quella della scorsa stagione, hanno determinato una serie di risultati ed una piazza in fermento, che hanno portato al primo esonero di Stroppa. A peggiorare ulteriormente la situazione ci ha pensato la società, che prima ha ingaggiato e dato fiducia a Corini e poi lo ha sollevato dall’incarico dopo sole 5 giornate, senza darne un motivo valido. Risulta però evidente che non siano stati tanto i risultati a determinarne il precoce allontanamento, quanto più probabilmente una divergenza interna. L’inaspettato ritorno di Stroppa è stata, a mio parere, una mossa per tamponare un errore e per dare una scossa al gruppo mettendolo di fronte alle proprie responsabilità e la partita con il Frosinone ci dirà se il rapporto tra la squadra e Stroppa si è ricucito”.
I risultati fino ad ora raggiunti sono in linea con gli obiettivi societari?
“Ovviamente no. Dall’addio di Pecchia, dopo la promozione in serie A, la società non è più riuscita a centrare gli obiettivi stagionali, e qui la responsabilità va alle scelte della dirigenza. Nonostante l’attuale situazione non sia entusiasmante, il finale di questa stagione è ancora da scrivere, il campionato è solo ad un terzo del suo corso e quindi non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela effettivamente rotta. A mio parere un ulteriore passo falso, potrebbe portare alla fine di un ciclo, sia a livello tecnico che dirigenziale”.
Si è letto che la Cremonese sarebbe vicino all’accordo con l’ex Napoli Ounas, quanto c’è di vero?
“Senza entrare troppo nel merito di un giocatore che non ha certo lasciato il segno in serie A, nel prossimo mercato di riparazione, si dovrà operare non tanto con ‘nomi altisonanti’ (e relativi contratti dispendiosi), ma per giocatori che vadano realmente a colmare quelle lacune che sono evidenti e che si sono sommate nel corso dei mercati precedenti. Serve gente ‘affamata’ più che affermata: a Cremona di giocatori strapagati, venuti a ‘svernare’ negli anni, ne abbiamo già visti troppi. Credo che Stroppa dovrà prima di tutto trovare una collocazione adeguata a Vandeputte, uno dei giocatori migliori delle ultime stagioni di serie B, relegato spesso fuori ruolo se non in panchina. Poi cominciare a dare spazio a qualche giovane della Primavera, che la scorsa stagione ha stravinto il campionato di categoria ed in questa sta facendo molto bene. Servono coraggio e volontà di farlo soprattutto per evitare di vedersi soffiare sotto il naso giocatori di talento, come lo era Della Rovere prelevato dal Bayern di Monaco per una manciata di spiccioli”.
Venendo agli avversari, invece, che idea si è fatto del Frosinone visto fino ad oggi? Trova una squadra cambiato con l’avvicendamento di Greco a Vivarini?
“Ripartire da una retrocessione, soprattutto per come è avvenuta quella del Frosinone la scorsa stagione, è complicato. A questo si aggiunge una rosa rivoluzionata e ringiovanita ed un cambio di allenatore che non ha funzionato. Io però non mi stupisco più di tanto, perché il fattore umano ed emotivo nel calcio ha ancora un valore ed un peso molto importante nell’economia del gruppo e dei risultati. Detto questo il Frosinone è la squadra che più volte ha schierato la formazione con la media età più bassa del campionato (23,5 contro 27.2 della Cremonese), dispone di tantissimi giovani talenti (Monterisi, Barcella, Ambrosini, ecc), una scelta coraggiosa che merita più fortuna, e Leandro Greco, allenatore proveniente dalle giovanili, si sta dimostrando un ottima scelta, perché è abituato a lavorare e proporre i giovani. La classifica ora non paga, la partenza con il freno a mano tirato probabilmente inciderà sulla stagione, ma credo che le scelte coraggiose verranno premiate. La società è seria e consolidata, il presidente Stirpe ed il ds Angelozzi sono garanzie che ci mettono la faccia ammettendo i propri errori, al contrario di quanto si fa a Cremona per esempio”.
Alla luce di ciò, che partita si aspetta domenica? Punti di forza e debolezze delle due contendenti?
“La Cremonese deve vincere per convincere i suoi tifosi che tutti remano nella stessa direzione, affermazione banale, ma in questo momento non scontata. Sembra un paradosso, ma l’unico punto di forza che la Cremonese potrebbe mettere in campo è il ritorno di Stroppa. Sono curioso di vedere come il pubblico dello Zini accoglierà squadra ed allenatore in campo sabato: il silenzio persistente della società nei confronti della stampa e quindi dei tifosi è ormai una prassi mal digerita. Il Frosinone non ha nulla da perdere, viene da 4 pareggi consecutivi, che non hanno portato molti punti, ma tanta fiducia e questa sosta sarà servita per provare ed affinare gli automatismi ed affilare le armi. Personalmente temo molto questa gara”.
Probabile 11 iniziale della Cremonese?
“Il rientro di Stroppa porterà inevitabilmente al ritorno del collaudato, ma non sempre convincente 3-5-2. Abbozzo una possibile formazione con Fulignati in porta, Antov, Ravanelli e Bianchetti in difesa. A centrocampo Castagnetti, Collocolo e Vandeputte, con Zanimacchia e Senicola come quinti di centrocampo. In attacco Bonazzoli e Vazquez. Ovviamente potrebbero esserci delle varianti”.
Che accoglienza troveranno i tifosi ciociari?
“Cremona è una città piccola ma accogliente e la tifoseria frusinate sarà la benvenuta. Poi la partita crea rivalità, ma l’attenzione e le attese dei tifosi grigiorossi sono rivolte tutte alla squadra. Poi non dimentichiamo che ai tifosi quando parli di Frosinone non può che venire in mente Daniel Ciofani. Una bandiera, un esempio in campo, nello spogliatoio e fuori. L’ingresso di Daniel in campo è sempre stato salutato con un coro ed un boato, la sua uscita definitiva un tributo commosso e riconoscente ad un campione con la ‘C’ maiuscola. Ora sta facendo un percorso con le giovanili grigiorosse, la speranza è che al momento giusto possa trovare spazio come dirigente in prima squadra”.
Qui Frosinone
Proprio dalla giornata di ieri, mister Greco è tornato a lavorare con tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per i lungodegenti. Sono comunque da valutare le condizioni degli ultimi rientrati in Ciociaria: ricordiamo che sono stati 9 gli atleti convocati dalle rispettive Nazionali. Il Frosinone dovrebbe dunque scendere in campo ancora col 3-5-2. Diversi i dubbi di formazione per il tecnico giallazzurro soprattutto per quanto riguarda la linea mediana. In virtù di quanto affermato anche da Angelozzi, con Machin che allo stato dei fatti non è certo tra le prime opzioni, questo potrebbe essere il possibile 11 iniziale: Cerofolini; Biraschi, Monterisi, Bracaglia; Oyono A., Barcella, Vural, Gelli, Marchizza; Ambrosino, Kvernadze.
I precedenti
I precedenti fra Cremonese e Frosinone sono tutti recenti. In tutto sono state giocate 12 partite con 4 vittorie grigiorosse, 4 pareggi e 4 vittorie del Frosinone, una situazione di equilibrio perfetto. A Frosinone il bilancio vede 2 vittorie grigiorosse, 1 pareggio e 3 vittorie del Frosinone. A Cremona invece 2 vittorie grigiorosse, 3 pareggi e 1 vittoria del Frosinone.