Serie B – Un avvio di campionato davvero poco edificante per il Frosinone Calcio. Sicuramente il peggiore degli ultimi anni. 3 punti in 5 gare e ancora nessuna vittoria. Alla prima giornata, nel match interno con la Sampdoria (ultima della classe a quota 2), il Leone non riesce ad andare oltre il pari per 2-2. Poi la trasferta di La Spezia, dove si registra la sconfitta di misura 2-1. Quindi il rientro tra le mura amiche con due incontri entrambi terminati in parità: 1-1 con il Modena e 0-0 con la Juve Stabia. Per finire il disastroso capitombolo di Brescia, dove i locali hanno calato uno schiacciante poker senza appello. 5 partite dense di errori, di ‘variazioni sul tema’ che però non hanno portato frutti. I cambi di modulo, la difesa a 3, poi a 4, poi nuovamente a 3.
Una ‘figuraccia’, pessima, che supera per assenza di giustificazioni anche quella della Coppa Italia contro il Pisa, quando l’attuale capolista di cadetteria si impose alla ‘Psc Arena-Benito Stirpe’ con un tondo 0-3. Allora la formazione giallazzurra, totalmente ‘rivisitata’ rispetto a quella che la passata stagione ha disputato il campionato di massima categoria e retrocessa in B, mancava ancora di quegli ultimi innesti arrivati in chiusura di calciomercato e certamente non aveva avuto il tempo necessario per creare la giusta amalgama. Cosa che neppure adesso c’è, a quanto pare. I giocatori arrivati alla corte del presidente Stirpe non sono ‘funzionali’ al progetto? Al netto degli addii – tra cessioni e fine prestiti – di Mazzitelli, Brescianini, Soulé & Co., la qualità è scesa vertiginosamente? Sebbene in fase di conferenza più volte è stato sottolineato il fatto che proprio quei valori non sarebbero venuti meno…Oppure il tecnico non è stato ancora capace di mettere in condizione i suoi uomini affinché esprimessero al meglio il loro potenziale? Basti vedere Biraschi, ‘parente lontano’ del difensore con un bagaglio di tutto riguardo in serie A…O anche lo stesso Marchizza, poco a suo agio nelle vesti di quinto.
Angelozzi su Vivarini
Così è naturale che il pubblico ciociaro abbia iniziato a criticare e contestare l’atteggiamento svogliato della squadra ma anche le scelte dell’allenatore. Sui social, addirittura, c’è chi insinua il dubbio di un divorzio, ma le dichiarazioni del Direttore Sportivo Guido Angelozzi, fatte a monte in una conferenza stampa dello scorso 3 settembre, gettano acqua su un fuoco che stava ardendo fin troppo: “Possiamo perdere anche 5 oppure 17 partite, ma Vivarini non è a rischio esonero. Non so se avete mai fatto caso a quante volte è cambiato il mister da quando sono qui. Subentrai in corsa con Nesta, ma fu lui a voler andare via per la distanza con la sua famiglia. Altrimenti con me gli allenatori sono in una botte di ferro. Lo scorso anno in A Eusebio Di Francesco non fu mai messo in discussione e non me ne pento”. Nel frattempo, vista comunque la situazione che vede il Frosinone come una delle più grandi delusioni di questa serie B, il tecnico ex Catanzaro è stato chiamato a rapporto dalla società certamente non felice dei verdetti messi a referto, ma la sua panchina è blindata, a quanto pare…